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il passaggio del Principe degli Apostoli

Cos'è La Via Petrina
“La Via Petrina: il Viaggio di San Pietro dalla Puglia a Roma”,  è un progetto realizzato con il sostegno della Regione Puglia, nello specifico “Sostegno ai progetti riguardanti le attività culturali” nell’ambito del “Programma Straordinario in  Materia di Cultura  e Spettacolo per  l’anno  2018”.
Consiste in una mappatura dei luoghi della Puglia che vantano la cosiddetta “Tradizione Petrina”, ovvero che rivendicano il presunto passaggio di San Pietro nel suo viaggio verso Roma alla metà circa del I secolo, con i beni del patrimonio culturale e naturalistico ad essa collegabili. Si tratta di tradizioni letterarie o semplicemente orali, sorte in alcuni casi nell’alto medioevo. La valorizzazione del patrimonio materiale, dunque, partendo da quello immateriale (la tradizione petrina) ad esso riconducibile.
Al termine di questa prima fase progettuale ha preso forma la “Mappa Petrina” della Puglia, che mette in rete tra di loro numerosi luoghi accomunati da tale tradizione (il passaggio del Principe degli Apostoli), sparsi su tutto il territorio regionale, in modo da dare una lettura esaustiva della regione pugliese e del suo ricchissimo patrimonio culturale e naturalistico.
I luoghi inseriti nella Mappa rappresentano solo una prima selezione della mappatura eseguita in fase di ricerca. Lo scopo è arricchire le Mappe di nuovi luoghi di anno in anno, fino ad estendersi anche alle regioni limitrofe, a partire dalla Basilicata.
Il progetto, Genesi ed Obiettivi
L’idea di una “Via Petrina” riasale all’anno 2010, quando la Soc. Coop. Polisviluppo contribuì al recupero e alla riapertura al pubblico della meravigliosa Cripta del Redentore a Taranto, in occasione della quale furono effettuati studi e ricerche. La Cripta, infatti, al di là della sua valenza archeologica (tomba a camera della necropoli greco-romana, riutilizzata come chiesa ipogeica nel medioevo), ha sempre affascinato i visitatori soprattutto per la presenza di una fonte d’acqua all’interno di una grotta adiacente all’antica camera funeraria. Dal XVII sec. tale fonte fu identificata con la cosiddetta fonte di Helios (il Sole), di cui si parla nella  leggenda petrina di Taranto, nella quale il Principe degli Apostoli giunse nella Città dei due Mari all’epoca dell’Imperatore Claudio.  Questa particolare valenza legata all’aspetto religioso e, quindi, al relativo turismo di settore, è stato l’incipit verso la realizzazione di un primordiale itinerario petrino legato al solo territorio di Taranto, mappandone i luoghi principali, collegati in base alla toponomastica e alle fonti letterarie. Si è sviluppata, in tal modo, l’idea progettuale di estendere il concetto all’intera Puglia. Il progetto mira, inoltre, ad una visibilità sovraregionale, non solo per l’importanza del culto petrino in tutta la penisola italica, ma anche per l’estendibilità del format alle Regioni che separano la Puglia da Roma. A partire dalla Basilicata e dalla stessa Matera Capitale Europea della Cultura 2019, in cui entrambi i suoi rinomati Sassi (il Sasso Caveoso ed il Sasso Barisano) sono strettamente legati al culto di San Pietro. Proprio a partire da Taranto, dunque, ha preso forma la “Mappa Petrina” della intera Puglia. Scopo del progetto, preme sottolinearlo, non è appurare la veridicità delle tradizioni e la loro plausibilità storica, ma semplicemente mappare i luoghi che le rivendicano, dalla Puglia fino alle regioni circostanti.