SAN PIETRO IN LAMA: L’APOSTOLO SI FERMO’ NELLA TERRA DEGLI “IMBRICI”
San Pietro in Lama, una volta noto anche come
San Pietro te li imbrici, per la presenza di artigiani che producevano con l’argilla tegole in terracotta. Il nome e lo
stemma del paese, due chiavi incrociate tra la tiara ed il camauro, tipici copricapi papali, subito fanno emergere la tradizione petrina del luogo: il passaggio di Pietro, primo Papa della Storia e clavigero del Regno dei Cieli.
La tradizione narra che nel 43 d.C., dopo essere approdato presso Otranto, nell’antichissimo sito preistorico di Porto Badisco, nel suo viaggio verso Roma, volendo evitare di passare dalla pagana
Lupiae (Lecce), il Principe degli Apostoli si sarebbe fermato presso una lama, una zona acquitrinosa… Questo avrebbe dato origine ad un paese, che in ricordo di tale passaggio si sarebbe chiamato San Pietro in Lama.
San Pietro in Lama si trova, infatti, nella cosiddetta Valle della Cupa, una vasta area di depressione naturale collegata da antichi assi viari sia alla costa che all’entroterra messapico.
San Pietro, patrono del paese, è presente nella facciata della
Chiesa Madre, dedicata però a Santa Maria Assunta. Si tratta di una ricostruzione barocca del XVII-XVIII secolo di un impianto precedente, probabilmente cinquecentesco. La facciata, tipicamente barocca in pietra leccese, mostra un portale con due nicchie ospitanti le
statue di San Paolo e San Pietro, quest’ultimo nella nicchia a sinistra del portale. Sopra il portale laterale, lungo il fianco destro della chiesa, è presente la tiara con le chiavi incrociate scolpite nella pietra.
L’interno, a croce latina, con numerosi altari in pietra leccese, ospita un fonte battesimale del XVI secolo ed una statua seicentesca dell’Assunta, opera del celebre scultore napoletano Nicola Fumo.